Accollo del mutuo: che cos’è e come si richiede

Economia e Finanza

Vendere una casa con un mutuo in corso, a volte, non è proprio semplice. Però esistono procedure in grado di poter garantire una compravendita più serena. Una di queste è l’accollo del mutuo. Scopriamo di cosa si tratta.

Accollo del mutuo: cos’è

L’accollo del mutuo è un contratto, disciplinato dall’articolo 1273 del codice civile, che permette di subentrare nel mutuo di un altro soggetto, quindi, provvedere al rimborso delle restanti rate. Si tratta di una particolare operazione che si realizza nel momento in cui l’immobile viene venduto e non è stato ancora totalmente estinto il debito presso la banca.

Subentrare al posto del debitore originario, come possiamo capire, è conveniente poiché non si deve chiudere il precedente contratto di mutuo per firmarne uno nuovo. Gli istituti di credito vedono di buon occhio questa operazione ed ecco perché inseriscono tale eventualità tra le clausole dell’accordo originario di mutuo.

I soggetti che risultano coinvolti nella procedura sono tre, cioè, la banca creditrice, l’accollato che corrisponde all’intestatario originario del contratto, infine, l’accollante che subentra in seguito.
Per poter concludere l’accollo è fondamentale un’intesa tra debitore originario e nuovo, in modo che quest’ultimo possa rientrare nell’obbligazione a tutti gli effetti.

Accollo del mutuo: come si richiede

La procedura di accollo non è unica. infatti esistono due fattispecie che si differenziano per alcune peculiarità. Vediamo come funzionano. L’accollo cumulativo prevede che la banca faccia una richiesta di pagamento delle restanti rate sia al vecchio mutuatario che al nuovo, poiché non considera sufficienti le sue garanzie. Grazie a tale possibilità l’accollante che non può pagare il prestito viene soccorso dal vecchio proprietario dell’immobile.

L’accollo liberatorio, invece, consiste nello svincolare totalmente il vecchio proprietario dagli obblighi verso la banca. In questo caso viene firmata una liberatoria in cui l’unico creditore è il nuovo proprietario, quindi, l’accollante. Si tratta della migliore alternativa se si deve vendere un immobile e non si vuole ricadere in problematiche future di insolvenza. Ovviamente è bene sempre specificare il tutto nel contratto affinché la procedura sia valida.

L’accollo del mutuo si richiede in situazioni particolari, ad esempio, in fase di separazione se il mutuo è cointestato ma non solo. Non è raro che anche i costruttori si servano di questo contratto per ottenere liquidità presso le banche, quindi, trasferire l’onere a chi acquista.

Per ottenere l’accollo è necessario che l’accollante, nel momento in cui si procede al nuovo rogito, assuma l’obbligo di rimborso della cifra restante, quindi, adempia anche tutti gli altri impegni che di cui consta l’originario contratto di mutuo. Si tratta di condizioni a cui l’accollato ha acconsentito sin dal primo momento.

Chi si accolla il mutuo deve restituire al vecchio titolare una cifra che corrisponde alla differenza tra prezzo di vendita e quota del mutuo restante. Dopo tale passaggio il nuovo proprietario dovrà pagare presso l’istituto di credito tutto ciò che resta fino all’estinzione.

L’accollo del mutuo è vantaggioso perché permette di risparmiare spese legali legate all’accensione di un finanziamento ma non solo. Il controllo sulla solvibilità si riduce, infatti, è più semplice controllare che tutti i precedenti pagamenti siano in regola. Infine è possibile anche procedere alla surroga che subentra nel momento in cui le condizioni iniziali del mutuo non sono più vantaggiose.

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