Nel corso degli ultimi anni, il numero di copywriter freelance o dipendenti presso agenzie di web marketing è aumentato in modo esponenziale. La crescita nel numero di professionisti della scrittura orientata alla pubblicità e al marketing va di pari passo con l’aumento della richiesta di tali figure, in un mondo aziendale sempre più competitivo e in cui la forza del testo è diventata sempre più preponderante rispetto al passato, per riuscire a distinguersi e ad attirare l’attenzione del pubblico.
In molti sono oggi spinti a cercare fortuna nell’ambito del copywriting, spinti dalla passione per la scrittura e per le nuove tecnologie, pensando che ciò possa bastare. In effetti, avere una naturale inclinazione per l’elaborazione testuale non può che essere un elemento decisivo nella scelta di chi intraprende questa dura, ma gratificante carriera, ma non basta. Fare il copywriter, infatti, non significa semplicemente scrivere. Non si tratta di trascorrere il proprio tempo nutrendo la propria passione: prima di intraprendere una carriera simile, infatti, occorre chiedersi quali siano le proprie capacità di reggere sotto pressione, di scrivere per ore e ore anche su temi di scarso interesse e, spesso, nessuna padronanza. Occorre chiedersi se davvero si è disposti a imparare nuovi approcci alla scrittura, mettere da parte (almeno parzialmente) il proprio stile di scrittura in favore di un approccio più funzionale allo scopo che, quasi sempre, è quello di vendere.
Come per tanti altri mestieri del web, non esiste un vero e proprio percorso di studi che possa indirizzare verso la carriera del copywriter. Non c’è dubbio che avere a che fare con temi che riguardano la comunicazione e la sociologia e in generale in ambito umanistico-letterario definisce un tragitto coerente e in linea con le proprie ambizioni, ma davvero non si può definire un vero piano di studi. E allora, come si fa a diventare copywriter? La risposta è semplice e complicata allo stesso tempo. Da una parte, corsi di formazione specifici possono solo aiutare; dall’altra, è importante cimentarsi in prima persona con il ruolo e, in tal caso, non c’è nulla di meglio di un’esperienza in una agenzia di comunicazione, meglio se di piccole dimensioni e disposta a investire nella formazione di giovani appassionati. In un primo momento, occorre avere l’umiltà di accettare paghe basse, ridicole persino, ma è il modo più rapido di imparare davvero il mestiere. Al contempo, passione, esperienza e dedizione faranno il resto: mantenersi sempre aggiornati, studiare sul web, spiare ciò che fanno i professionisti affermati sono tutti fattori capaci di fungere da significativi acceleratori.
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