Chiunque abbia o abbia avuto un’impresa, un’azienda o anche solo un’idea sa che senza un piano a lungo termine le possibilità di successo, specialmente nel mercato odierno, sono decisamente basse. Questo è dovuto a numerosi fattori che sicuramente sono noti ma a volte presi sottogamba.
Nelle situazioni di crisi, come una flessione del mercato o un ricambio generazionale, queste problematiche emergono velocemente e senza pietà, lasciando a chi ne è in mezzo solo problemi da risolvere. In questi casi, chiedere aiuto a una società di consulenza aziendale può essere una buona idea, per vari motivi. Quello che a volte sfugge è che spesso un professionista con una visione totalmente esterna a quella della direzione interna può vedere soluzioni e ulteriori problemi non previsti o non considerati. Un approccio diverso alla direzione aziendale può, inoltre, dare una spinta decisiva al fatturato, dato che nuove tecniche di organizzazione aziendale sono implementate in maniera ottimale.
La cosa positiva è che una buona società di consulenza ha una preparazione su ogni settore, che sia turismo, industria o cultura. Questo perché l’esperienza acquisita non solo è un valore aggiungo ma è anche applicabile a situazioni diverse.
Un’azienda è ovviamente composta da diversi parti e dipartimenti e il lavoro principale di un consulente aziendale è quello di far lavorare nella maggior armonia possibile queste parti. Se prendiamo un industria, un manager temporaneo può individuare i problemi di dialogo tra produzione e distribuzione o tra marketing e direzione e risolverli in maniere che ai dirigenti interni possono sfuggire, essendo all’interno di meccanismi ormai consolidati e ripetuti nel tempo. E’ questa astrazione dal contesto contemporaneo all’immersione nello stesso che rende una consulenza aziendale efficace. I problemi sono tali perché sono inconsueti e imprevedibili. Se fossero facilmente risolvibili non sarebbero tali.
Un consulente aziendale: