Il Washington Post rilancia una notizia che avrebbe del clamoroso: il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump assumerebbe regolarmente finasteride, un farmaco anti-calvizie che rischia di generare pericolosi effetti collaterali, anche psicologici. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Premessa: parliamo di indiscrezioni, e per lo più provenienti da una fonte che, per quanto autorevole e prestigiosa, non ha mai fatto mistero della propria avversione politica verso Donald Trump, battezzato addirittura come “candidato dell’Apocalisse” nel corso della battaglia elettorale che poi il tycoon ha vinto. Ciò detto, quanto scritto dal Washington Post merita comunque un approfondimento.
I capelli di Trump. Il noto giornale fondato nel 1977 ha infatti riportato alcune dichiarazioni del medico personale di Donald Trump, secondo cui ha il presidente degli Stati Uniti d’America da tempo farebbe uso del “finasteride“, un farmaco utilizzato per combattere la calvizie maschile. Se sui capelli di Trump è da tempo che si sono accesi i riflettori dei media, è la prima volta che si sente parlare nello specifico di un prodotto, per giunta molto controverso.
Propecia ed effetti collaterali. Questo farmaco è in commercio da molti anni, e nel 1997 la Food and Drug Amministration ne ha consentito l’uso per la cura della calvizie maschile: tuttavia, come ben spiegato nell’approfondimento realizzato dal portale hairclinic.it, in questi venti anni si sono accumulati numerosi studi sugli effetti collaterali del finasteride e della Propecia, nome con cui l’azienda Merck ha lanciato il prodotto, al punto che una ricerca americana ha rivelato che il 98% degli utilizzatori non userebbero ancora il farmaco se ne conoscessero davvero tutti i rischi.
Il parere dell’urologo. Anche il Washington Post ha provato a fare chiarezza sul tema, interpellando l’urologo Daniel Marchalik, che ha lanciato l’allarme sui possibili danni irreversibili che questo tipo di farmaco, da solo o associato ad altri preparati, potrebbe scatenare. A preoccupare è anche un dato di “cronaca“, ovvero le circa 1400 cause depositate contro l’azienda farmaceutica (ancora senza riscontro giudiziario) da parte dei ricorrenti, che accusano finasteride e Propecia di provocare conseguenze gravi per la sfera sessuale, e non solo.
Avvertimenti in etichetta. Tra i possibili sintomi causati dalla cosiddetta sindrome post-finasteride sono elencate in letteratura modificazioni sessuali, fisiche e psicologiche. Inoltre, nel pezzo del giornale americano si sottolinea come, sulla spinta delle critiche, la stessa la Food and Drug Administration nel 2012 ha imposto alla casa farmaceutica di modificare l’etichetta della Propecia, inserendo uno specifico avvertimento destinato ai pazienti in cura, che sottolinea come “il prodotto può provocare disturbi della libido, disturbi dell’eiaculazione e disturbi dell’orgasmo che possono continuare anche dopo la sospensione del farmaco”.
Problemi sessuali e non solo. Per capire concretamente l’incidenza di questi problemi, già nel 1998 fu evidenziato che il tasso di disfunzione sessuale nel gruppo di utilizzatori di Finasteride era più alto di circa il doppio rispetto a quello registrato nel gruppo placebo. Inoltre, come accennato, i problemi continuano anche dopo l’interruzione dell’utilizzo: il finasteride infatti può generare modifiche ai livelli di alcuni steroidi nel liquido cerebrospinale dei pazienti che lo usano per contrastare la calvizie.
Alterazioni nelle funzioni cerebrali. E qui sta il punto centrale dell’articolo (e della critica a Trump): secondo gli esperti, questi steroidi sono ritenuti responsabili di influenzare le funzioni del cervello, al punto da poter provocare profondi cambiamenti psicologici, come la depressione, confusione e la tendenza al suicidio, che in letteratura scientifica sono associati all’uso di finasteride.
Accusa a Trump. Così, il dottor Marchalik conclude che questi fattori dovrebbero “”indurci a soffermarci più attentamente sugli effetti collaterali scatenati dall’utilizzo di finestaride” e soprattutto riflettere sulla “facilità con cui viene prescritto per motivi puramente estetici rende il potenziale rischio di effetti collaterali ancora più difficile da giustificare”. La frase finale è la frecciatina al presidente Trump, perché per l’urologo è ancora “da verificare” se l’assunzione di Propecia e finasteride sia adatta e sicura “per le persone titolari di una carica politica“.