Toner e cartucce per stampanti sono molto costosi; riuscire a ridurre gli sprechi di inchiostro, dunque, diventa una priorità per chi desidera abbattere le spese domestiche o, in generale, evitare inutili sprechi. Di soluzioni per limitare il consumo di inchiostro ce ne sono diverse e riuscire ad applicarle nella quotidianità non è per nulla complicato. Un comportamento virtuoso nella gestione delle stampe può allungare il ciclo di vita dei serbatoi anche del 70-90%; ecco come.
Probabilmente non lo sapete, ma la scelta del font per la stampa di documenti testuali ha un peso significativo sulla quantità di inchiostro utilizzata; alcuni caratteri di stampa sono dei veri e propri succhia-inchiostro mentre altri, come il Times New Roman, il Century Gothic, il Verdana e il Calibri sono quelli virtuosi. Ma per una resa ancora più efficiente, si consiglia di scaricare il font specifico Ecofont, un carattere forellato che permette di ridurre oltre della metà i consumi e scaricabile gratuitamente.
Programmi di editing testuale come Word permettono di configurare le impostazioni di stampa, selezionando le modalità più economiche e che meglio ottimizzano i consumi. Per documenti privati, poco importanti o per bozze da revisionare è possibile selezionare l’opzione “bozza veloce”, presente tra proprietà di stampa del documento. Prima di ciò ricordatevi di revisionare attentamente il documento (per evitare di doverlo stampare nuovamente) e di eliminare tutti gli elementi inutili.
Esistono inoltre numerosi programmi, open source o a pagamento, che gestiscono in automatico l’efficientamento del processo di stampa e riducono sensibilmente i consumi. Tra i programmi free, il più noto è Printeco, sviluppato dalla Microsoft per i device Windows e che gestisce l’ottimizzazione di inchiostro e carta per file Word, Excel e PowerPoint. Fra i software a pagamento, invece, uno dei più validi è InkSaver, che regola l’emissione dei flussi di inchiostro e che permette di selezionare la quantità di inchiostro da risparmiare in un range compreso fra il 10% e il 90%, tenendo presente che a più alti tassi di risparmio corrisponde in modo proporzionale una perdita di definizione della stampa.
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