ANTEPRIMA GIOVEDISCIENZA
SPECIALE GIOVEDÌSCIENZA
AL FESTIVAL 2014 DELL’INNOVAZIONE E DELLA SCIENZA
di Settimo Torinese
VIZI E VIRTÚ DEGLI ESPLORATORI DEL CIELO
PERO BIANUCCI: Grandi scoperte di grandi astronomi (con le loro passioni, i loro tic, le loro stravaganze)
Giovedì 16 ottobre 2014
Il cielo visto con gli occhi e con il cuore: sarà questo il filo conduttore della conferenza, illustrata da molte immagini poco note. Parleremo di Talete, che cadde in un pozzo mentre passeggiava guardando la Luna e fu deriso da una ragazzina per la sua distrazione. Di Tycho Brahe, che girava con un naso d’oro perché aveva perso quello vero in un duello. Di Keplero, che scoprì le leggi del moto dei pianeti ma faceva oroscopi per campare e salvare dal rogo la madre fattucchiera. E poi Galileo, fondatore della scienza moderna, che frequentava case di piacere, ebbe tre figli da un’amante e ormai vecchio scoprì la bellezza di un amore intellettuale. Cassini, che usò l’astronomia per diventare ricco e sistemare figli, nipoti e pronipoti. Conosceremo un Newton invidioso e attaccabrighe, innamorato di un matematico svizzero, più alchimista e teologo che scienziato e inflessibile direttore della Zecca di Londra. Incontreremo Le Verrier, scopritore del pianeta Nettuno, avido e tirannico. Einstein, che cancellò dalla sua vita una figlia avuta prima del matrimonio. Hubble, padre del Big Bang, che da giovane era un pugile in corsa per il titolo mondiale dei medio-massimi. Donne come Henrietta Leavitt e Jocelyn Bell che scoprirono il “metro dell’universo” e le stelle di neutroni ma dovettero subire capi maschilisti. Vera Rubin, detta “la dark lady” perché documentò l’esistenza della “materia oscura”, e Jill Tarter, portabandiera della ricerca di extraterrestri intelligenti. Insomma, grandi uomini e donne che guardarono in alto per spiegarci l’universo, ma che come tutti camminavano per terra.
Dallo sgomento dell’uomo primitivo nella notte gremita di stelle alle grandi domande esistenziali dell’uomo moderno, il cielo continua ad essere specchio dei sentimenti e della Ragione. Per questo nella storia dell’astronomia c’è tutta la nostra storia.
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