Odio quel periodo che precede ogni elezione.
Tutti si mascherano delle migliori intenzioni e cercano di non far ricordare quello accaduto fino al giorno prima.
Camminando poi per i quartieri di Parma non si possono evitare le scritte sui muri che ricordano il passato, non del tutto trascorso, antifascista.
Come il gatto con il topo questo gioco tra le parti per alcuni è anacronismo mentre per altri sembra l’utopia cardine dell’esistenza.
Come ogni fanatismo non credo vadano compresi ma compatiti: tanto non li smuoveranno di certo due righe scritte.
Fa sorridere solo che l’intolleranza di chi si professa per la cosa comune vada a colpire specialmente chi di fascista ha ben poco: il Movimento 5 Stelle.
Un’occasione persa di fare bella figura.
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