Regina del design anni ’70, la carta da parati è tornata in voga negli ultimi anni ed ha riconquistato gli italiani.
Per questo, le case di produzione di parati hanno ampliato notevolmente i propri cataloghi, offrendo moltissime tipologie di parati per accontentare tutti i gusti.
Le carte più diffuse e comuni sono:
Oltre ai parati veri e propri, da qualche tempo vanno molto di moda gli adesivi per parete, che possono anche essere rimossi e riattaccati più volte. Gli adesivi sono una soluzione certamente più economica per chi ha voglia di decorare le proprie pareti, anche se la carta da parati vera e propria ha un effetto più rifinito e professionale.
Tra gli svantaggi della carta da parati vi è prima di tutto il prezzo, che non è sempre abbordabile, soprattutto se le superfici da ricoprire sono molto vaste. Certo, in commercio esistono oggi parati per ogni fascia di prezzo, ma bisognerebbe diffidare a prescindere dai prodotti troppo economici, che possono “cedere” dopo pochi anni.
La carta da parati non è adatta a tutti i tipi di muro: se esposta a luce eccessiva, ad esempio, può scolorirsi, mentre se c’è troppa umidità può scollarsi dal muro.
La posa della carta da parati non sempre si può eseguire autonomamente, perché serve una certa perizia tecnica. A volte è necessario rivolgersi ad un tappezziere esperto.
La carta da parati ha una durata limitata,e dopo alcuni anni potrebbe rendersi necessario cambiarla.
La carta da parati arreda, da colore e personalità ad ogni tipo di stanza e, grazie a migliaia di tipologie in commercio, si adatta ad ogni stile d’arredo.
La carta da parati può anche servire per arredare solo un lato di una stanza e valorizzare un dettaglio collocato in quel punto.
I parati hanno proprietà isolanti da un punto di vista acustico ed anche termico, aiutando perciò a non disperdere il calore prodotto dall’impianto di riscaldamento o il freddo ottenuto con il condizionatore.
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