lavoro
Oggi trovare un lavoro è difficile e a ricordarcelo ci pensano ogni giorno televisione, giornali e mass media.
Ma nonostante le continue brutte notizie, le opportunità continuano ad esistere, purché ovviamente le si sappia anche cercare con attenzione.
Stiamo attraversando un periodo di trasformazione e nulla domani sarà uguale a ciò che vediamo oggi. Per questo, la realtà ci fa paura e perdiamo le nostre certezze. Ma piuttosto che guardare al passato, bisogna guardare al futuro e cercare di capire come sarà il mondo domani, cogliendo in anticipo le opportunità che si apriranno.
Per trovare lavoro, oggi, serve prima di tutto una forte specializzazione. Solo chi è davvero utile nel mondo del lavoro può sperare di trovare un impiego, soprattutto oggi che i computer svolgono le attività più semplici e banali.
In secondo luogo, bisogna pensare con attenzione al proprio percorso formativo: anche se non è possibile prevedere sempre tutto, è importante avere un proprio progetto e un piano di sviluppo personale. Per questo stesso motivo, bisogna conoscere i dati delle previsioni legate al mercato del lavoro, verificando quali saranno i settori e le professioni più richieste in futuro. Tutte le previsioni parlano ad esempio del prossimo boom delle professioni socio-sanitarie (legate in particolare alla cura della terza età), della green economy, dell’informatica e del web marketing. Continueranno a tenere le professioni legate al mondo della finanza e dell’economia, i revisori contabili, gli analisti finanziari e gli analisti di rischio. Se si deve scegliere un percorso formativo universitario – quindi – saranno da privilegiare lauree e master in questi settor, ad esempio master di finanza, master in tecnologie green, lauree in infermieristica e fisioterapia etc.
Ma le professioni legate ad una laurea non saranno le uniche: anche professioni che non richiedono una laurea cresceranno, e saranno proprio alcuni mestieri “in via d’estinzione” a registrare la crescita più forte: falegname, sarto, panettiere, cuoco, tappezziere e agricoltore. Ma pensare di svolgere queste professioni alla vecchia maniera è un’utopia: si dovranno invece tenere insieme innovazione e tradizione, sfruttando quindi le tecnologie informatiche e gli strumenti avanzati per ottenere risultati simili a “come faceva la mia nonna”.
Una volta stabilito l’obiettivo e concluso il percorso di studi, si entra nel pieno della ricerca del lavoro. Questa è la fase più difficile, quella in cui è più facile demotivarsi. E invece dovrebbe essere quella in cui si utilizzano più energie e in cui si mette tutto l’impegno possibile. Demotivarsi ed essere pessimisti significa vanificare la ricerca del lavoro: un atteggiamento negativo, infatti, non sortirà alcun effetto e riuscirà solo a creare una brutta immagine di colui che sta cercando un lavoro. Al contrario, consapevolezza, fiducia nelle proprie capacità ed ottimismo sono i tre ingredienti per vedere le reali opportunità e saperle cogliere.