Berceto: inaugurazione Autorimessa SMTP

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Giovedì 20 dicembre, alla presenza dell’assessore provinciale ai trasporti Andrea Fellini, del Presidente e Direttore di SMTP, Pier Domenico Belli e Raimondo Brizzi Albertelli oltre che del direttore Tep Luciano Spaggiari e del Sindaco Luigi Lucchi, verrà inaugurata la nuova autorimessa degli autobus, a Berceto ubicata, come la precedente, in Via Salita Pietro Silva.

E’ una nuova autorimessa con tetto in legno lamellare e munita di tutti i sistemi di sicurezza.

Questi lavori sono stati particolarmente utili per abbellire questa parte, nobile e importante, del paese notevolmente abbruttita, in passato, proprio da un’autorimessa in lamiere con tutte le porte di chiusura divelte e arrugginite che davano una pessima immagine al ridente Borgo dei Rossi.

La costruzione della nuova autorimessa ha permesso, con lavori di risanamento, di raccogliere e convogliare tutte le acque sia superficiali che del sottosuolo che in quella zona sono particolarmente abbondanti. Il nuovo e confacente fabbricato, inoltre, offre motivi di speranza di mantenere anche in montagna il servizio pubblico di trasporto nonostante lo spopolamento.

L’Amministrazione Comunale, d’intesa con i proprietari e fruitori della nuova autorimessa, ha deciso d’intitolarla a tutti gli autisti, ora deceduti, che hanno svolto il loro servizio nel Comune di Berceto.
E’ bene ricordare che il servizio pubblico, a Berceto, per unire il capoluogo montano alla città, alla stazione ferroviaria di Ghiare e anche a Pontremoli, ha preso l’avvio all’inizio del 900.

Quei tempi “eroici” sono ricordati, sulla locandina, da una foto di un “antico” autobus del 1935, guidato, a quei tempi, da Pietrino Becchetti. Si può notare, nella foto, che i fanali erano alimentati a carburo.
Il servizio pubblico, dal suo avvio, ha reso possibile, a diverse generazioni, di poter andare al lavoro, curarsi presso l’ospedale, studiare in città e a Pontremoli, oltre svolgere un servizio di posta e anche distribuzione del pane che i diversi forni di Berceto affidavano agli autisti per raggiungere tutte le frazioni e i diversi locali che un tempo impreziosivano la Strada della Cisa e tutta la tratta per Calestano. La disponibilità degli autisti, il loro altruismo, permetteva, allora, quotidianamente, di compiere commissioni, per i propri concittadini, in città. Si potrebbe affermare che un tempo, non troppo lontano, a Berceto, tutto ruotava intorno alle partenze e arrivi dei diversi autobus.

Anche i bar facevano a gara per accogliere, al mattino prestissimo, i viaggiatori e vendere loro il primo caffè. Tra questi primeggiava “l’Ida della Vanetta” che apriva il Bar San Moderanno, prima delle cinque. Particolare fermento nasceva a inizio della stagione estiva quando con la corriera arrivavano i villeggianti e i ragazzetti di allora, immancabilmente, dovevano essere i primi, molto puntuali, ad adocchiare le ragazzine che si sarebbero fermate, in vacanza, qualche mese.

Ognuno, a Berceto, ha bei ricordi dei viaggi in corriera dove si consolidavano amicizie, ci si teneva informati, si svolgeva, insomma, la vera vita di società. L’autista era considerato un’autorità, ma anche e soprattutto un amico e per questo, l’idea dell’Amministrazione, d’intitolare la nuova autorimessa a tutti gli autisti di Berceto:
Angella Tolmino, Becchetti Pietro, Bernini Paolino, Bernini Giorgetto, Bigliardi Ciminio, Boschi Mauro, Calzi Giuseppe, Cavazzini Ginetto, Cavazzini Giovanni, D’Addetta Carlo, Foussereau Carlo, Gabelli Antonio, Lucchi Franco, Marchetti Amedeo, Zambernardi Giacomino ha riscosso particolare consenso e gratitudine.