Forse non ci sarà stata la voce graffiante di Janis Joplin o la mitica Fender Stratocaster di Jimy Hendrix, ma quello dell’11 agosto è stato ugualmente un concerto emozionante.
Vuoi per la location “bucolica”, vuoi per i numerosi gruppi locali che hanno movimentato a colpi di rock la serata, il Woodtaro ha tutte le carte in regola per diventare un’occasione da ripetersi nei prossimi anni.
L’evento si è svolto a due passi dal mitico Groppo vicino all’Osteria del Taro. Ottimo cibo e buona birra hanno fatto come al solito da cornice alla manifestazione. La musica, grande protagonista della serata, ha proprio il potere di mettere d’accordo tutti infatti il pubblico era molto variegato così come le scelte musicali proposte.
Il primo artista ad esibirsi è stato il chitarrista Giancarlo Galli che ha interpretato alcuni brani blues in versione acustica. Poi gli Arenaria, altro gruppo locale che ha avuto il coraggio di suonare pezzi “di produzione propria” osando un sound aggressivo e incalzante. Spazio poi alle giovani leve con l’esibizione del gruppo Acme che si è lanciato in una cover di “You shook me all night long” e in un blues improvvisato. Subito dopo il momento della musica con il tributo dei Metronote ai due rocker per eccellenza Vasco e Ligabue. Infine, per chiudere proprio in bellezza, i 12 OZ (già conosciuti come Rissi skissi) con il loro rock blues che spazia da Dylan ai Free ai Rolling Stones.
Niente da dire, proprio un bell’evento che prima di tutto ha dato la possibilità a chi per tutto l’inverno si esibisce nei garage e negli scantinati di esprimersi in libertà davanti ad un pubblico (cosa che ultimamente risulta assai difficile). Un ringraziamento dovuto quindi agli organizzatori e a Davide, gestore dell’Osteria del Taro. Speriamo che anche il prossimo anno ci possano far vivere emozioni così forti…
Auryn
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