Nelle sale cinematografiche in questo momento, District 9, è stato pubblicizzato su larga scala specialmente sul web.
Una scelta che spesso mi ha fatto pensare al pacco colossale, all’inutile spesa di dollaroni in effetti speciali fini a se stessi.
Un po’ di curiosità mista a fiducia mi derivava dal giovane regista e sceneggiatore Neill Blomkamp, più volte segnalato come promettente rivelazione.
Sui sono molti spot fitti di effetti scenici ed azione tra tutti quelli di Citroen, Halo e Nike.
Come si sarà comportato in questo film?
Posso dire che il commento per essere davvero efficace e cercare di rimanere aderente al film dovrebbe discernere tra trama ed effetti speciali.
Sinceramente e al di la delle aspettative o delle note positive pre film che portava in dote Blomkamp (il regista) tutto il film si lascia guardare senza troppi intoppi e senza scadere in complicate trame.
Tutto è semplice ma, e qui sta la bravura del regista, è proprio il moderno linguaggio cinematografico adottato che non porta mai alla banalità.
Banalità, semplice, ma non si dovevano vedere gli alieni sulla Terra?
Certo, e si vedono eccome ma non sono i terminator o gli smielosi E.T. di spilberghiana memoria: i nostri disperati alieni sono capitati (poveri loro) sul nostro pianeta e non vedono l’ora di andarsene.
Un po’ come gli immigrati che sbarcano a Lampedusa e puntano al nord Europa.
Tutto ciò che c’è nel mezzo non starò certo a svelarlo al primo lettore che passa.
Effetti speciali: basta poco per sottolineare come, in quest’ultimo periodo abbia assistito a passa da gigante in questo senso.
Tanto belli che non si vedono.
E se non si notano quando guardate una specie di crostaceo su due zampe mangiare cibo per gatti, allora tanto di cappello.
Voto: 7,5 (ma non lo ricorderete tra 15 giorni…i cult del genere sono altri)
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