Il 23 e 24 ottobre a Reggio Emilia l’Arci, la più grande associazione no profit italiana di promozione culturale e sociale, organizza la seconda edizione di “Strati della Cultura”.
Tema dell’appuntamento saranno gli Spazi per la cultura. Spazi fisici e virtuali.
Per costruire una società più felice, inclusiva, aperta, c’è bisogno di rafforzare e promuovere ogni esperienza di produzione culturale. E’ necessario dare la possibilità ad ognuno di poter esprimere la propria creatività, accedere alla cultura in tutte le sue forme, auto-produrre le sue opere.
Per fare questo “chiediamo spazio”. In Italia la situazione degli spazi per la cultura è drammatica. La mancanza cronica di fondi, peggiorata da una miopia istituzionale, rischia di mettere in grande difficoltà tutte le esperienze creative e culturali indipendenti. Le reti che animano il fermento culturale del nostro Paese, vera spina dorsale del sistema cultura italiano, avranno seri problemi di sopravvivenza.
Per questo ci confronteremo con istituzioni locali, intellettuali ed artisti per mettere in evidenza il nesso stretto tra sviluppo inclusivo, creatività e reti della promozione culturale. Una città , piccola o grande che sia, che non progetta il suo insediamento e la sua evoluzione anche in funzione della presenza di luoghi diffusi per produzioni artistiche e culturali, libere ed indipendenti, rischia di regredire.
Nell’epoca della rivoluzione digitale e dell’esplosione del web lo “spazio virtuale” sta assumendo un’importanza decisiva per lo sviluppo di produzioni e processi culturali. Lo scenario distributivo e produttivo di contenuti culturali si evolve rapidamente dando modo a milioni di cittadini di essere protagonisti del loro agire creativo. Le licenze Creative Commons sono una risposta importante a questi nuovi percorsi. A Reggio Emilia diamo per scontato che i CC siano patrimonio della nostra rete e analizzeremo i possibili processi creativi che hanno alla base la condivisione dei contenuti, la possibilità di creare progetti culturali collettivi, le potenzialità di diffusione della cultura attraverso web e nuove frontiere digitali.
Abbiamo chiesto a Jamendo.com di essere nostro partner in questa avventura con l’obiettivo di individuare orizzonti comuni e possibili progetti. Di sicuro condividiamo la necessità di sostenere gli artisti, dargli voce, tutelarne davvero i diritti. Il mondo del “tutti i diritti riservati” è agonizzante e con lui scricchiolano gli oligopoli della commercializzazione. L’orizzonte degli “alcuni diritti riservati” apre nuove straordinarie opportunità, per gli autori e per lo sviluppo di una società più aperta e felice.