La legge elettorale italiana prevede, per l’elezione della Camera e del Senato, un sistema proporzionale con premio di maggioranza e soglie di sbarramento.
Per l’elezione della Camera possono votare i maggiorenni che hanno diritto al voto, mentre per il Senato possono votare coloro che, alla data di domenica 13 aprile, hanno già compiuto 25 anni di età.
“Un solo segno su un solo simbolo”. Il voto va dato al singolo partito mettendo una croce o una barra solo sul suo simbolo, anche in caso di coalizioni. Inoltre, gli elettori non possono esprimere il proprio voto di preferenza, cioè scrivere il nome o i nomi dei candidati favoriti sulla scheda, pena l’annullamento del voto.
Il segno deve essere unico e chiaramente attribuibile: se invade altri simboli il voto “si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso”, mentre se c’è dubbio di attribuzione o vengono tracciati più segni, le schede vengono annullate.
Il segno va tracciato esclusivamente con la matita copiativa che viene fornita all’ingresso della sezione insieme alle schede elettorali. Qualsiasi segno posto con altre penne o matite non solo non viene accettato ma annulla la votazione. Quando si vota bisogna inoltre fare attenzione a non sovrapporre le schede per evitare che il segno tracciato compaia anche sulla scheda sottostante.
La scheda elettorale è anonima cioè priva di nomi e segni di riconoscimento. L’elettore non può quindi scrivervi sopra il proprio nome o apporre segni che possano valere da riconoscimento, pena l’annullamento del voto. Anche le scritte o i disegni di qualsiasi tipo comportano l’annullamento della scheda, mentre le schede che non presentano alcun segno sono conteggiate come “bianche”.
Dato che i conteggi si fanno sui voti validamente espressi e non in base al numero dei votanti, schede nulle e bianche non vengono conteggiate.
Durante la votazione l’elettore non potrà tenere con sè il cellulare o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini all’interno della cabina elettorale. Il Governo ha previsto infatti sanzioni pesanti – da 3 a 6 mesi di carcere e da 300 a 1.000 euro di ammenda – per chi non rispetta tale disposizione e ha affidato ai presidenti del seggio il compito di vigilare durante le votazioni.
Una volta terminata la fase della votazione, l’elettore deve ripiegare la scheda secondo le linee di piegatura, in modo che non sia visibile dall’esterno il voto espresso.
Guarda tutti gli esempi di voto valido e voto non valido sul sito del Ministero dell’Interno
I documenti per votare. Per votare, gli elettori devono presentarsi di persona al seggio elettorale e mostrare:
* un documento di riconoscimento: la carta di identità o qualsiasi altro documento di identificazione con fotografia che sia stato rilasciato dalla Pubblica Amministrazione;
* la tessera elettorale: è il documento strettamente personale e permanente che viene timbrato con la data della partecipazione alla votazione. Attesta che l’elettore ha votato solo in quel seggio nella stessa tornata elettorale.
Se il documento di riconoscimento e la tessera elettorale sono in regola, gli elettori ricevono le due schede elettorali per apporre il proprio voto con la matita copiativa.
Fonte www.governoinforma.it
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