Sono seduto sul divano di fronte al televisore, ma non riesco a stare fermo. Metto un cd di brani per sax: Lester Young. Abbasso il volume dello stereo e vado a prendere dal frigo una bottiglia di Frascati. Stampate sul giornale tre notizie. Scatta l’annunciato taglio dei prezzi di Telecom Italia per le chiamate da telefono fisso a mobile. La nuova manovra riguarda sia le famiglie che gli uffici. Sbuffo.
Torno al giornale e volto pagina. La spesa pubblica italiana cresce in modo incontrollato, i conti per ora si sostengono soltanto grazie all’aumentato gettito delle tasse. La Corte dei Conti fa le pulci al bilancio dello Stato, avanzando forti dubbi sull’opportunità di spendere subito il “tesoretto”. Come no, commento in silenzio. Accigliato. Wow. Ma cosa c’è scritto ancora? Veltroni ha detto che il PD sarà il partito del nuovo millennio. Punti fondamentali: la lotta alla precarietà, la crescita dell´economia, sulle pensioni sforzi per colmare le disuguaglianze dovute ad un mancato adeguamento dello stato sociale, lotta alla evasione fiscale, multiculturalismo e un’accoglienza vera verso le persone che vengono a lavorare in Italia, riforma della politica (meno parlamentari, no al bicameralismo imperfetto). Certo, certo. Bevo un sorso di vino. Sto bevendo troppo in fretta, me ne accorgo. E, mentre ho la testa da un’altra parte, mi sento chiamare. E’ mio figlio Alessandro. Entrando nel salone, mi guarda stupito. Mi ha colto in castagna, ben sapendo che già da vari minuti i miei occhi stanno fissando come in trance gli articoli del giornale. Eh, già, finalmente farò una chiacchierata con lui come si deve. Bene, gli dirò che io non bisogna fidarsi dei politici e dei film intellettuali. Lui non dimentica mai niente. Assimila tutto. E mi capisce al volo.
Scritto da Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)