Leggendo il giornale ho saputo di Ashley, bimba gravemente handicappata, sottoposta dai genitori a una terapia ormonale che ha fermato il tempo della crescita. I genitori hanno così deciso, vincendo le obiezioni di tipo etico che l’ambiente medico aveva sollevato. Ma, anche se potevano prevedersi complicazioni tali da compromettere le funzioni vitali dopo un certo periodo, ritengo, ugualmente, che sia una notizia che mette i brividi. In parole povere: dove va a finire il diritto inviolabile della persona, anche se molto malata, alla salvaguardia della propria dignità, a partire dall’integrità del corpo e della psiche? Del resto, dalla manipolazione degli embrioni all’eutanasia, c’è un filo di ideologia utilitaristica sulla quale si è attestata buona parte dell’attuale opinione pubblica. Ma è giusto tutto questo?
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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