A differenza di molti sono favorevole alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Non mi hanno convinto, infatti, i denigratori di questa importante opera quando parlano di problemi tecnici ed ambientali.
Infatti questo Ponte, unendo la Sicilia alla Calabria, consentirebbe l’attraversamento dello Stretto in tre minuti, riducendo così le distanze che fino ad oggi hanno ostacolato lo sviluppo economico e turistico del meridione.
Proprio per questo il ponte rappresenterebbe l’ultima delle grandi opere volute dall’Unione Europea per completare la continuità territoriale in Europa.
Il Ponte di Messina non sarebbe quindi un’opera colossale ed isolata, bensì un’opera destinata ad entrare nella storia, portando la Sicilia in Europa e dando il via a una serie di processi di riqualificazione delle infrastrutture del Mezzogiorno tra i quali il completamento delle reti stradali e ferroviarie.
Del resto ogni grande opera pubblica suscita dibattiti, opposizioni, lacerazioni politiche e sociali.
Tanto più un ponte, come questo di Messina, che ha di per sé un particolare valore simbolico.
Io, che sono un cinquantunenne di Ostia, ciellino da sempre, appartengo anche alla maggioranza silenziosa degli italiani che vedono nel Ponte di Messina una buona occasione per la rinascita di Messina, dell’area dello Stretto ed, in definitiva, di tutto il meridione.
Si al Ponte!
Scritto da Mario Pulimanti (Lido di Ostia – Roma).
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Ciao Mario,
sono d’accordo: il ponte rappresenta anche una opportunit? ! Sono concorde con ciò che hai scritto anche perchè non mi vengono in mente altre soluzioni che possano sostituire la costruzione del ponte nel processo di rivitalizzazione dell’economia del mezzogiorno. Ragionamento molto semplice ma partendo dalle cose più semplici forse si riesce a focalizzare il problema. E’ altrettando vero che la costruzione del ponte porter? una serie di disagi di diversi ordini. Il vero problema sta nel fatto se gli italiani e soprattutto la gente coinvolta preferiscono rimanere stagianti in questa situazione oppure tentare di ricercare qualche miglioramento…
Saluti,
Daniele