Torniamo sul discorso di come cambia il mondo dell’informazione e della promozione.
Personale e non.
Dividiamo le nostre riflessioni in due appuntamenti, di cui il prossimo tra sette giorni (martedì 13 giugno).
Tempo fa le notizie venivano prese dalla carta stampata, spesso anche dai TG (magari locali) e riportate e commentate online.
Ora non più.
Si viaggia contromano.
L’informazione era cosa di pochi, a me piace dire “pochi (auto)eletti”, che si erano eretti a moderni oracoli cui noi ci appellavamo vista la loro (presunta tale) autorità.
Il tempo e vari casi ci hanno e li hanno sbigiardati.
Oggi molti scommettono su internet e sul fenomeno blog.
Tantissimi dirigenti d’azienda annunciano al mondo le loro innovazioni, le strategie di marketing (spesso anche ai dipendenti stessi).
Ottengono così la possibilità di essere più visibili, più diretti e se volete anche più umani.
Le grandi società americane lo stanna già facendo da tempo, in Europa si è un po’ indietro, in Italia rimaniamo fanalino di coda.
La politica si sta interessando al fenomeno e, sempre solo alcuni, Senatori e Ministri hanno un loro blog che spesso però non è altro che uno stagnate manifesto elettorale (24/4 e 7/7 visibile).
Oggi molte notizie vengono reperite sul web e trasportate sui giornali cartacei o in televisione acquistando in notorietà e guadagnando in autorevolezza.
Prima grande svolta il dopo undici settembre.
Una quantità di immagini e documenti dal mondo del web tale che i telegionali ci hanno campato per mesi.
Fotografie, immagini, webcam, testimonianze dirette accessibili e a portata di mouse.
E poi, le immagini di guerra, le foto e le immagini fatte dai telefonini dei soldati in Iraq dove nessuna troupe poteva andare, gli scandali legati a queste immagini e i blog degli iraqueni.
Pensate che siti personali creati con niente e ospitanti piccoli TG, spesso girati con una telecamera amatoriale, con un costo di pochi euro al giorno, oggi possono contare su sponsorizzazioni milionarie.
Casi prettamente americani ma che stanno aprendo grossi dibattiti tra giornalisti e utenti del web.
In finire di questa prima parte (ritorno) sul fenomeno della promozione di giovani artisti che, anni fa come tutt’ora da noi, avevano una sola, unica via di auto-promozione:
sperare di essere ingaggiati per qualche serata nel pub vicino o alla festa paesana.
Propongo, invece, una strada percorsa oramai da molti, per arrivare alla vista (e all’orecchio), magari, di qualcuno che conta e a cui i brani e le performance prposte piacciano.
[gv data=”xrNhMBER_u4″][/gv]
Cosa so di loro?
Poco, si chiamano Sammy e Sasha Nelson e hanno scritto questa canzone “No More” nel 2005, dal 9 aprile 2006 sono state viste da oltre 160.000 persone in tutto il mondo.
Hanno 14 anni e vivono Hinsdale (U.S.).