In molti si saranno chiesti cosa volesse dire nel suo testo “esplicito” l’immagine in prima pagina di questi giorni.
Ebbene per chi non avesse collegato figura ed avvenimenti attuali sappiate che sta sbarcando in Italia la pluricitata influenza dei volatili: l’AVIARIA!
Delle persone sono morte ed il pericolo è, mai frase è più indicata, nell’aria per cui non scherziamoci sopra.
Si è detto di tutto e di più su questo virus ma forse non tutti sanno alcune precauzioni e alcune cause che potrebbe provocare una epidemia da animale ad uomo.
Il virus H5N1 ha fatto parlare di se, per la prima volta, nel 1961 quando uccise migliaia di volatili ma allo stesso tempo non ci si preoccupò eccessivamente in quanto il contagio da animale a uomo era categoricamente escluso.
Nel 1997 il primo caso di morte in seguito al virus H5N1 in Hong Kong e via via in molti paesi asiatici.
Nei giorni scorsi il virus è arrivato sulle coste italiano causando la morte di alcuni cigni e oche selvatiche preoccupando per il possibile contagio di animali d’allevamento.
Cosa è possibile fare in attesa, sa mai avverrà di una pandemia in tutto il mondo?
Bhè la ricerca di un vaccino è già stata commisionata a le 12 maggiori case produttrici di farmaci mondiale ma solo 2, anche a causa di alcuni brevetti sulle tecniche genetiche necessarie per lavorare alla riuscita, hanno accettato.
Inoltre la questione rimane comunque economica in quanto non tutte le case farmaceutiche pensano di poter trarre benefici da una pandemia che se si svilupperà nessuno può dire quando.
Insomma se non ci si può guadagnare nell’immediato non ne vale la pena.
Nel frattempo rimaniamo in attesa che lo scatenarsi di un contagio di massa le faccia decidere…poi si vedrà quanto ci si impiegherà ad avere il vaccino.
Naturalmente rimaniamo dell’idea che la migliore cosa da fare in caso si vedesse un uccello morto è quella di non toccarlo e di segnalarlo alle autorità competenti, ausl e carabinieri su tutte.
Oggi esce anche a caratteri cubitali sul quotidiano tedesco Bild un interrogativo aghiacciante:
ANNULLAMENTO DEI MONDIALI di calcio in caso di estensione del virus all’uomo.
Si potrebbe verificare di avere stadi deserti o addirittura lo slittamento dei mondiali come in occasione della Seconda Guerra Mondiale.
Per il momento l’informazione si sta facendo in quattro per precisare che “il virus dei polli” che tanto hanno pubblicizzato non ha niente a che fare con i polli commestibili che si trovano sul bancone dei nostri negozianti di fiducia.
Durante il TG5 di alcuni giorni fa anche Sposini ha dato dimostrazione di quanto i polli italiani siano commestibilissimi e ci ha mostrato, mangiandone un pezzo in diretta, che non sono solo parole.
Idem per il salotto buono di Vespa che ha cucinato il volatile in decine di modi diversi offrendone a ospiti e pubblico.
Insomma se non volete spendere molto per una buona cena affrettatevi dal pollivendolo!