La Torre dell’Omomorto a Castrignano del Capo, Leuca

Turismo e Viaggi

Il litorale di Santa Maria di Leuca è diverso da tutti gli altri. Lì passano le correnti adriatiche e quelle ioniche, che si sbattono, si rifrangono e stanno al proprio posto, spaccando a metà la superficie marina e donando uno spettacolo con pochi eguali al mondo.

Leuca è il vertice meridionale del Salento, estremità sud a due passi dall’Oriente, dove, nel corso della storia, si susseguirono barbari, Saraceni, Turchi. Leuca finibus terrae, litorale di frontiera, di incontri, di scontri e di confronti.

La Torre dell’Omomorto

Prenotare un residence Santa Maria di Leuca, viaggiare fino alle estremità più distanti del litorale italiano e imbattersi in una terra unica: un itinerario fuori dagli schemi per una vacanza che vive di suggestioni diverse da quelle proposte dal turismo più mainstream. Leuca e tutta la sua marina sono la dimensione che apre una finestra sulla storia, che si lega a immaginari antichi e meraviglie naturali. A Santa Maria di Leuca il concetto di frontiera è cruciale, costituisce l’identità locale e la racconta ai propri visitatori.

La Torre dell’Omomorto non può che diventare un emblema, una traccia fortissima di quel passato di invasioni e minacce che hanno contraddistinto tutto il Salento per secoli. Edificata nel 1555 ad opera di Andrea Gonzaga, conte di Alessano, la torre sorge all’inizio del lungomare Cristoforo Colombo, si erge sul mare di Castrignano del Capo, nella marina di Leuca, dove un tempo faceva da avamposto a difesa della città dalle invasioni turche.

L’edificio presenta una base tronco-conica che si sviluppa a forma di cilindro, il cordolo si modella in modo da permettere lo sviluppo di un balcone, dove la realizzazione di merli consentiva l’appostamento degli arcieri, incaricati un tempo di pattugliare la costa. Deve il suo nome al fatto che al suo interno vennero rinvenuti resti di ossa umane.

Oggi l’edificio è in parte crollato e in parte fatiscente; la parte superiore è crollata e la superficie esterna è in rovina, come gran parte delle torri d’avvistamento del Salento. Ciò nonostante, Torre dell’Omomorto resta un monumento rilevante del tessuto urbanistico e storico leucano.

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