Siamo in piena fase di rivoluzione, almeno per quanto riguarda il livello tecnologico, con alcuni piccoli standard che iniziano a modificarsi: tutto questo sta avvenendo nel settore computer, tablet, smartphone, notebook e più in generale per i dispositivi che sono alla ricerca di prestazioni sempre maggiori, pur garantendo dimensioni e peso ridotti e flessibili. E passando da qui si arriva a chiamare in causa anche il dispositivo di archiviazione, comunemente detto hard disk. L’obiettivo di questo dispositivo è quello di favorire la conservazione dei tuoi dati. Da un po’ di tempo, l’hard disk è stato affiancato a un nuovo modello di disco, chiamato migliori SSD, o Solid State Disk. I nuovi dischi a stato solido rappresentano la vera rivoluzione del settore, capaci di offrire un forte passo in avanti in termini di prestazioni rispetto ai dischi comuni. Ma vediamo nello specifico di che cosa stiamo parlando!
Un SSD può essere considerata come una chiavetta Usb di massima potenza. Con questa tecnologia possiamo facilmente eliminare una serie di difetti che sono da sempre riscontrabili negli hard disk; tra questi la testina magnetica che si muove per tutto il disco, rallentando il processo di salvataggio. Il disco SSD è stato pensato e progettato per essere meno sensibile agli urti, per essere estremamente silenzioso in fase di utilizzo. Altrettanto accattivante il design poiché si parte da dimensioni ridotte e un peso davvero gradevole.
Possiamo quindi dire che gli SSD costituiscono la fase successiva nell’evoluzione dello storage del computer, perché sa affidarsi anche a un’ottima capacità di raffreddamento rispetto a quanto non venisse fatto dalla tecnologia precedente. Inoltre è maggiore la sua durata nel tempo e risulta essere elevata l’affidabilità rispetto ai dischi rigidi.
Tra le sue caratteristiche citiamo l’accensione più veloce, poiché non è richiesta nessuna rotazione; inoltre è più rapida in fase di accesso random in lettura, perché non è previsto l’inserimento della testina di lettura. La mancanza di parti mobili rende gli SSD decisamente più silenziosi, anche se alcuni modelli che sono ad alta capacità prevedono anche delle ventole utili per garantire il raffreddamento. I classici hard disk riescono ad operare tra i 5 e i 55° C, mentre la maggior parte dei flash drive può operare a 70° C e addirittura ad un range più ampio.
Sono studiati per sopportare diversi shock, compresa l’altitudine, vibrazione e le temperature estreme: tutto questo è garantito, come detto, per la totale assenza di parti mobili.