Vacanze a Lecce: cosa vedere assolutamente

Turismo e Viaggi

Centro di riferimento principale del Salento, Lecce è una gemma che risplende nella parte nord del Tacco d’Italia, definita la Firenze del Sud per le sue attrattive di natura storico-architettonica e impreziosita dal fascino senza tempo della pietra leccese, che colora di antico il centro storico della città. In estate, ogni residence, hotel o b&b con piscina Lecce si riempie ma, da diversi anni a questa parte, il capoluogo salentino ha saputo svincolarsi dalla logica del turismo stagionale dei mesi più caldi, accogliendo sempre più visitatori nel corso di tutti i dodici mesi, favorito anche da un clima sempre gentile e piacevole.

Lecce: cosa visitare

Le attrazioni della città di Lecce si articolano tutte intorno al corso, la parte antica della città dove, a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, la Controriforma voluta da Roma trasformò la città nel più fulgido esempio di eccellenza barocca di tutto il Mezzogiorno.

Attraversando Porta Napoli e, da lì, proseguendo dritti verso il cuore del centro, il primo monumento che si pone davanti è la Basilica di Santa Croce, simbolo senza tempo del luogo ed espressione massima del barocco salentino. La struttura forma un unico complesso con l’attiguo Palazzo dei Celestini, ex convento e oggi sede della Provincia e della Prefettura.

Riprendendo il percorso iniziale si giunge in due minuti a Piazza Sant’Oronzo, il vero centro nevralgico del centro storico, dove confluiscono tutte le piccole e grandi arterie della città vecchia, impreziosita dalla colonna del patrono che, dal 1739, troneggia a 29 metri di altezza. Frontalmente alla piazza si articola lo splendido Anfiteatro Romano, risalente al I-II secolo d. C. ma riportato alla luce soltanto nei primi anni del secolo scorso.

Proseguendo verso il Duomo si giunge davanti alla chiesa di Sant’Irene, piccolo gioiello intitolato alla santa che fu protettrice della città fino alla sua sostituzione con Sant’Oronzo, voluta dalla curia in ossequio a una logica patriarcale che esaltava la figura maschile e penalizzava quella femminile. Piazza Duomo dista solo pochi mesi dalla chiesetta, e segna la fine del percorso nella storia e nell’arte leccesi. Proseguendo ancora si giunge fino a Porta Rudiae, seconda delle tre porte antiche della città.

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