Nei mesi scorsi, molti l’hanno annunciata come un’estate calda, caldissima, praticamente da record. In realtà, in questi giorni di giugno il clima di Roma è stato caratterizzato da fasi alternate di caldo umido e rovesci temporaleschi, soprattutto pomeridiani. L’estate vera, giurano i metereologi, deve ancora arrivare, ma nel frattempo oltre all’allerta meteo arriva anche l’allarme zanzare.
I frequenti rovesci di questi giorni, infatti, alternati alle fasi di sole intenso, hanno creato cicli di precipitazioni ed evaporazione che favoriscono il mantenimento di un’elevata concentrazione di umidità nell’aria, che rappresenta forse la condizione ambientale più importante per la proliferazione delle zanzare.
È sufficiente dare uno sguardo al software Meteo Zanzare sul sito www.zerozanzare.it, per rendersi conto di come l’area urbana e più in generale dell’intera provincia di Roma possieda, già dalle prime settimane di giugno, un indice di potenziale infestazione di zanzare pari a 3 (medio) su una scala che va da 1 a 5. Questo valore, che già di per sé è allarmante in quanto è attualmente il più alto registrato dal software nelle provincie dell’Italia centrale, sarebbe addirittura destinato a salire.
Del resto, elementi come temperatura sopra i 27 gradi (a volte anche sopra i 30), assieme alla concentrazione di umidità dell’aria di almeno il 50% sono una manna dal cielo per questi insetti succhiasangue.
Come prima cosa, infatti, tali condizioni climatiche determinano, per chi non ha installato un condizionatore nella propria abitazione, una sensazione di calura e di soffocamento, costringendolo di notte a tenere le finestre aperte nella speranza di trovare sollievo grazie all’aria più fresca della notte. In assenza di zanzariere, le zanzare possono facilmente penetrare nelle nostre stanze e pungerci a loro piacimento.
La conseguenza peggiore di questo clima, però, è che i frequenti rovesci rimpinguano fiumi, specchi d’acqua, e lasciano sul terreno pozzanghere che le zanzare possono utilizzare per deporre le loro uova. Addirittura, per questo scopo la zanzara può essere sufficiente anche l’acqua residua nei sottovasi.