Gli auguri del Sindaco di Berceto a Papa Francesco

Santo Padre,

che bello come Sindaco, a nome di tutta la Comunità di Berceto, sentire il desiderio, molto affettuoso di scriverLe per farLe gli auguri di Buon Compleanno.
Sarebbe bellissimo, in questo momento essere abbracciato da Lei, sentire il Suo affetto sincero per tutti, la Sua dolcezza e trovare coraggio, sia spirituale che materiale.
Un grande coraggio spirituale nel sapere che Dio è madre, ha un amore e una misericordia infinita e che quindi, ognuno di noi, non può perdere la speranza nell’essere migliore, proprio perché incentivato ed aiutato ad esserlo soprattutto dal Dio che Gesù ha fatto a noi conoscere, grazie al Vangelo e che il Papa, in ogni momento, come segno di dolcezza del Suo pontificato, ci ripete ogni giorno con parole ed esempi.
Un grande coraggio materiale per non essere sgomenti anche nel ruolo, seppur piccolo, di Sindaco di un Comune come Berceto in provincia di Parma, in cui tanti miei concittadini, come del resto in tutta Italia, non intravedono una via di uscita, di speranza.
Mio babbo, Santo Padre, è morto a 59 anni e io credevo, avendo 16 anni, d’essere adulto. Non era vero e tante volte mi è servito ricordare le parole di mio zio prete: Don Giuseppe Lucchi, che in quell’occasione mi diceva: “Luigi ora hai due papà in cielo e reciterai con più convinzione il Padre Nostro”.
Mia mamma, invece, è deceduta il 30 marzo di quest’anno a 22 giorni dal traguardo dei 100 anni.
Non nego che quando Lei aveva 78 anni, la stessa età, quindi, che compie Lei oggi, io La vedessi anziana, molto anziana e temessi di perderLa. Oggi posso dire, visto il suo lavorio fino all’ultimo, la sua lucidità e intelligenza, che a 78 anni era invece una “ragazzina”. Si consideri anche Lei un “ragazzino” e continui con questo vigore ad insegnare e diffondere l’amore di Dio.
Lei è creduto e lo Spirito Santo, come potrà comprendere benissimo, La pone in condizioni di farsi comprendere da tutti indipendentemente dalla lingua che usa.
C’è il linguaggio del cuore, della sincerità, del corpo che supera qualsiasi barriera.

Grazie Santo Padre d’esistere,

Luigi Lucchi
Sindaco di Berceto

PS. sarebbe bellissimo servire Messa, come ex chierichetto, magari insieme ad altri miei colleghi sindaci della montagna, nel Duomo di Berceto, una chiesa che esisteva già nel 712 (IIIV° secolo).
Non sarebbe il primo Papa che viene a Berceto, più volte è passato Paolo III°, ma risulterebbe un avvenimento graditissimo e di grande aiuto a non far dimenticare, ai Governanti del nostro bel Paese, le vere ricchezze dell’Italia che sono i piccoli Comuni, le piccole Comunità.