Avendo scelto di trascorrere un fine settimana di relax sul Lago Maggiore, con pernottamento in uno dei numerosi alberghi della zona, abbiamo scelto di iniziare il nostro itinerario con una visita ai celebri giardini di Villa Taranto, situati a Verbania, denominata essa stessa “giardino sul lago”. Questi favolosi giardini nacquero ad opera del capitano scozzese Neil Mac Eacharn che acquistò la villa nel 1931 e che gli assegnò questo nome in omaggio ad un suo antenato insignito da Napoleone Bonaparte del titolo di duca. Non avendo eredi ,alla sua morte donò la villa allo stato italiano. L’acquisto fu eseguito proprio con l’intenzione di creare quello che oggi rappresenta uno tra i giardini botanici più importanti al mondo. Si articolano su un’ area di circa 16 ettari e sono attraversati da circa 7 km di viali. Lo stile è prettamente inglese, ma non mancano abbellimenti come statue, fontane, specchi d’acqua, cascate e terrazze dall’ispirazione tipicamente italiana. Resta quasi impossibile poter descrivere con le parole la fantasmagorica ricchezza di colori e l’intensità dei profumi e ed emozioni. Una tavolozza variopinta che da marzo a novembre dona un numero enorme di sfumature cromatiche. Agli occhi del visitatore appare un vero tripudio di camelie, azalee, astri nani, eucalipti, rododendri, eriche, magnolie, ortensie, aceri e numerose piante tropicali.
Le fioriture si susseguono in tutte le stagioni ma l’intensità maggiore si ottiene soprattutto dalla primavera all’autunno, periodi in cui vengono organizzate delle manifestazioni per rendere omaggio ora ad una specie ora ad un’altra. Durante le due ultime settimane di aprile, ad esempio, la star indiscussa diventa il tulipano, circa 80.000 bulbose in fiore accendono il giardino in una allegra e vistosa esplosione di colore. Tra più di 65 specie è possibile ammira il ricercatissimo tulipano nero, Qeen of night e il grosso Big chief con i suoi 10 centimetri di corolla. Dal 10 giugno a fine ottobre è la volta della Victoria Cruziana in flower ,la regina delle piante acquatiche originaria dell’America meridionale, che nelle serre dei giardini ha trovato il suo habitat naturale per cui le foglie riescono a raggiungere anche il 2 metri di diametro. Da luglio ad ottobre ad incantare ed affascinare il visitatore è il labirinto delle Dalhie con più di 1700 piante suddivise in circa 350 varietà.
Dopo essersi riempiti gli occhi di tanta meraviglia è possibile continuare ad estasiarsi facendo un giro per Verbania, che da Fondotoce procede sulla costa settentrionale del Golfo di Borromeo lungo il tratto della costa piemontese. Sostando in prossimità del golfo si ammira l’isola Madre che pur appartenendo a Stresa, è molto più vicina a Verbania, sullo sfondo l’isola Bella e l’isola dei Pescatori. Andando verso la punta del promontorio della Castagnola è possibile scorgere l’isolino di San Giovanni. A questo punto la giornata volge al termine, ma porteremo con noi per un lungo periodo tutte le immagini suggestive che questi luoghi meravigliosi ci hanno donato.
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