Signor Direttore,
ho sempre avuto molta simpatia e rispetto per Adriano Olivetti e appena ne ho avuto occasione, come Sindaco, l’ho voluto ricordare anche a Berceto dedicandogli, insieme al ricordo del Sindaco Sergio Bettoni, la sala del Consiglio Comunale.
Una manifestazione molto bella grazie alla presenza, lo scorso anno, il 28 agosto, dell’assessore regionale alla cultura, Patrizio Bianchi e della direttrice della Fondazione Adriano Olivetti, Melina De Carlo.
L’insegnamento “utopistico” di Adriano Olivetti, la voglia di Comunità, il coinvolgimento di tutti per ricercare la bellezza e la serenità se non proprio la felicità, lo ritengo particolarmente attuale e un obiettivo che la politica, la bella politica si dovrebbe porre. Bene ha fatto la RAI, in un momento particolarmente significativo della vita del Paese, commissionare e trasmettere questo filmato.
Dispiace che anche in questo caso i vincitori, attraverso forzature e falsi storici, impongano la loro visione della storia. Per questo Adriano Olivetti è presentato come un nemico degli Stati Uniti o meglio gli Stati Uniti nemici di Adriano Olivetti e lo stesso di grandi simpatie comuniste. Nella realtà Adriano Olivetti collaborava con gli Stati Uniti dove in frequenti e lunghi viaggi aveva cercato di apprendere le novità e dal Partito Comunista era tacciato di paternalismo. Un peccato grave, per i comunisti, visto che impediva ai lavoratori di accorgersi del volto arcigno del padrone.
Avevo assistito da ragazzo a un altro grande avvenimento che seppur bello, direi anche bellissimo, come il film Novecento di Bertolucci, mostrava la mistificazione della storia con bandiere e simboli che neppure erano ancora conosciuti, erano ancora comparsi sulla scena politica soprattutto nella pianura Padana. Altre grandi mistificazioni vengono fatte su Don Milani. Non c’è nulla da fare.
Il motto di Brenno: GUAI AI VINTI, è sempre d’attualità.
Luigi Lucchi Sindaco di Berceto