Il percorso di riforma degli Enti Locali, iniziato ormai quasi tre anni fa, sta per giungere a compimento.
Si impone la necessità per i Comuni di trovare forme di gestioni associate che consentano, come dimostrato, di garantire i servizi migliori per i cittadini.
Il tempo rimasto è poco, ma è ancora possibile ragionare e confrontarsi con tutta la Valtaro per ricercare la soluzione ottimale per tutto il territorio.
Noi riteniamo che la strada delle Unioni di Comuni sia quella da percorrere, per mantenere le identità e le autonomie di ciascun Comune, ma nello stesso tempo gestire insieme Funzioni e Servizi, a vantaggio della nostra gente.
Occorre avere ben presenti le priorità su cui bisogna lavorare:
Rafforzamento della presenza e del ruolo del Distretto Sanitario: è da qui che occorre partire perché sono i servizi, ospedalieri e territoriali, rivolti alla salute dei cittadini che determinano , in primis, la qualità di vita di un territorio. E’ fondamentale garantire l’attività del presidio Ospedaliero di Borgotaro e di tutte le strutture sanitarie territoriali (Poliambulatori di Fornovo, Case della Salute nei singoli Comuni);
Partire dalla dimensione Distrettuale anche per ragionare di altre attività organizzate dai Comuni: Servizi Sociali, programmazione delle infrastrutture, servizio idrico, politiche energetiche, urbanistica, politiche scolastiche. Aggiungiamo che, nella prospettiva del superamento delle Provincie così come le abbiamo conosciute fino ad oggi, molte delle funzioni e dei servizi “provinciali” verranno affidati piuttosto alle unioni dei comuni che ad un singolo comune non in grado di gestirli nella loro complessità. Si può trattare quindi di una grande opportunità per rilanciare le idee di governo della valle, riprendendo un maggiore protagonismo dei territori, anche di quelli più montani e “di confine” come sono i nostri;
Suddividere l’Ambito distrettuale (composto di 16 Comuni e particolarmente esteso) in tre aree territoriali, in cui organizzare e gestire i servizi più vicini ai cittadini ed ai territori: Valceno (Bardi, Bore, Pellegrino, Varsi, Varano), Bassa Valle (Medesano, Fornovo, Solignano, Terenzo, Berceto) ed Alta Valtaro (Tornolo, Bedonia, Compiano, Albareto, Borgotaro, Valmozzola). Un’Unione così vasta può darsi un governo “diffuso”, più vicino ai cittadini nell’erogazione dei servizi ed in grado di ragionare insieme sulle grandi scelte strategiche;
Non agganciare le opportunità offerte alle Unione di Comuni può essere un errore irreparabile per il futuro delle nostre Valli, soprattutto in questo momento di crisi economica che colpisce duramente i Comuni e i cittadini: le Unioni, infatti, godranno di incentivi economici da parte della Regione, di esenzioni sui limiti del Patto di Stabilità per gli Enti locali, avranno un ruolo privilegiato nella gestione di nuove funzioni ed avranno un peso maggiore nel rapporto di relazione con Regioni e Ministeri. Possiamo permetterci di considerare tutto questo meno importante dei nostri campanilismi?
Chiediamo urgentemente a tutti gli Amministratori delle nostre valli di considerare tutto questo, di approfondire un veloce confronto condiviso e di pensare al futuro delle nostre Comunità.
Il Circolo PD Borgo Val di Taro
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