Conti, l’adulatore segreto di Lucchi
Attualità e Società Politica Valtaro
conti giorgio
C’è chi ha sostenuto che il potere logora chi non lo ha riferendosi agli attacchi continui, direi fatti minuto, per minuto dalle ore 17,35 dell’8 giugno (giorno del responso elettorale) ad oggi di Giorgio Conti.
Io penso, invece, al pericolo che incorre chi ha potere anche se un potere piccolo, piccolo come quello che deriva dalla carica di Sindaco di Berceto. Ci sono dei pericoli subdoli che sono sollecitati dall’adulazione.
Io al momento, per fortuna, ho estimatori, amici franchi che tengono monitorato il mio amor proprio e riesco ancora ad intravedere, percepire il pericolo mortale dell’adulazione anche se ho un solo adulatore: Giorgio Conti.
Non temo i suoi apparenti attacchi, la sua manifesta cattiveria, la sua mancanza del senso del ridicolo. Sono cose queste, infatti, che riguardano i cittadini elettori. Temo, invece, la sua adulazione nei miei confronti.
Adulazione indiretta ma che poggia sulla sua malcelata e sproporzionata ammirazione nei miei confronti. Affermerei che Conti mi attribuisce, addirittura, poteri sopranaturali.
Se Giorgio Conti non avesse questa smisurata fiducia nei miei confronti, se non mi ritenesse un Dio della fascia tricolore come potrebbe, infatti, pensare, dire, scrivere che in soli 100 giorni d’amministrazione, con un bilancio dalle entrate inesistenti, avrei dovuto fare la circonvallazione del Capoluogo, le vetrine sull’Autostrada (moderne aree di servizio di tipo Nord Europeo), il collegamento con il Ponte sul Grontone, due ponti per Bergotto e uno per Valbona, creare non 100 posti di lavoro come ho affermato nel mio programma, ma ben 200 Mi chiede proprio tutto questo, da TV e giornali, invitandomi ad usare i miei poteri sovrannaturali.
Per fortuna che la vita mi ha domato, mi ha fatto intendere, con le tribolazioni, i dolori veri che siamo, ognuno di noi, poca cosa e che l’unica conquista è di non avercela con nessuno, perdonare ai nostri nemici, amare il prossimo, voler bene, e davvero, ad ogni bercetese, ad ogni persona.
Con questa doma e con questi sentimenti ogni giorno cerco di dare il mio massimo per la mia gente. La ricompensa che cerco, quindi, non sono i voti tra cinque anni, ma un sorriso, una stretta di mano franca, un abbraccio sincero dei miei compaesani.
Per questo affermo: “Vade retro Satana” pensando a questa smisurata adulazione, seppur in buona fede, di Giorgio Conti. Adulazione cui, per fortuna, resisto benissimo disintossicandomi con una sana e fragorosa risata.
Scritto da Luigi Lucchi
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Una risposta a “Conti, l’adulatore segreto di Lucchi”
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ABEMUS PROPHETA
Leggo ultimamente gli scritti di Luigi Lucchi mi sembra un profeta, citando frasi di Gandhi, Obama e dei grandi apostoli e conoscendolo molto bene per aver insieme creato L’associazione Strada della Cisa ottenendo il grande risultato dell’inizio della dei lavori di restauro della strada stessa, mi sembra leggendo i sui scritti che lui avrebbe, nelle sue tribolazioni nella sua sofferenza vera ascoltando la gente che soffre, imparato ad essere riconoscente e a perdonare tutti, tutti gli invidiosi, cattivi, coloro che parlano male di lui, molto bello tutto questo, ma poi si fa grasse risate quando in consiglio comunale parla il rappresentante del 70% dei Bercetesi mancando , penso, di rispetto a questa grossa percentuale di cittadini, poi getta nel cestino tutti coloro che lo hanno aiutato a diventare sindaco e lo hanno aiutato ad uscire dalla situazione in cui si trovava e che nessuno dei cattivi o invidiosi che lui dice di aver imparato a perdonare lo ha messo, ma che si è creato da solo forse per sua incapacità o per supponenza o forse per sfortuna anzi qualcuno ah cercato di aiutarlo ad uscirne senza chiedere nulla . Vista la sua frequentazione domenicale alla Santa Messa, dovrebbe, visto che ha imparato a perdonare, imparare a rispettare gli avversari e gli amici, amici che erano pochi ed ora ancora meno, coloro che lo hanno difeso e sostenuto specialmente quando uscivano certe notizie su di lui, ma lui, ottenuto ciò che voleva, la carica di Sindaco, ha abbandonato chi lo ha aiutato quindi mi vien da pensare visto questo suo comportamento che la sua frequentazione domenicale in Chiesa ( 4/5 prima delle elezioni nelle frazioni ora non credo)penso non ne sono sicuro spero di no che dopo aver ottenuto da Dio ciò che chiede potrebbe abbandonerà anche lui.