Domenica 5 luglio la comunità bercetese celebra la solenne festa del Voto alla Beata Vergine delle Grazie.
Il 1630 fu un anno luttuosissimo per tutta L’Italia per l’infierire ovunque della epidemia del colera, chiamato anche morbo asiatico . A Parma il furore del morbo era stato di una tale intensità da rendere quasi deserta la popolosa città; anche Pontremoli era stata flagellata senza pietà.
Per proteggere Berceto dall’avanzata del contagio, la comunità becetese, guidata dal Prevosto Don Pellegrino Iasoni e dalle autorità si rivolse alla Madonna delle Grazie ancor oggi venerata nel Santuario a lei dedicato.
L’11 giugno di quell’anno venne portata processionalmente la stuatua della Madonna nel piazzale della chiesa parrocchiale di San Moderanno (oggi Duomo) e il Notaio Giovanni Caprara stese il rogito del voto solenne in cui si scrisse che per l’avvenire tutto il
popolo e i suoi successori sarebbero stati obbligati a celebrare solennemente la Festa della Visitazione della Vergine Maria che ricorre il due del mese di luglio.
Anche quest’anno quindi verrà “sciolto il voto” dalle 10,30 trasferendo la statua della Madonna delle Grazie dal Santuario al Duomo per celebrare la solenne SS. Messa alle 11, con la lettura del Rogito del 1630 da parte del Sindaco di Berceto Luigi Lucchi.
Nel Pomeriggio dopo la Messa vespertina alle ore 17, la statua verrà riportata al Santuario con una solenne processione per le Vie del Paese.
Durante la giornata vi sarà la Fiera del Voto con bancarelle nel Centro del paese.
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