Ho costato con piacere che in questi giorni, finalmente, sono stati ripresi i lavori presso la lottizzazione dell’area artigianale di case Pesci, sulla Fondovalle, zona Valmozzola ma nel Comune di Berceto (PR).
Si stanno, infatti, montando i lampioni.
Un’area che doveva essere strategica per portare aziende in montagna tenuto conto che è sul Fondovalle e servita dal casello Autostradale denominato Borgotaro e dalla Ferrovia Pontremolese.
S’è rilevata, invece, tenuto conto dei tempi di realizzazione, la dimostrazione di quanto la montagna sia tenuta lontana, non per fatalità, dal sistema produttivo della provincia.
Quest’area, infatti, è stata scelta nel 1985 dalle amministrazioni di Berceto, Valmozzola e Solignano. Un accordo storico, che superava il campanilismo, tra i sindaci Bettoni (Berceto), Gatti (Valmozzola) e Bonzani (Solignano).
In conformità a quell’accordo l’Amministrazione di Berceto riusciva con l’aiuto del Ministro Gaspari, dell’Assessore Regionale Gavioli e dell’Assessore Provinciale Lucchi, a realizzare un moderno ponte che attraversando il fiume Taro univa la Fondovalle ad un invitante pianoro di Case Pesci oltre ad ammodernare la viabilità per arrivare a Pietramogolana e tutta la Val Grontone ponendo termine ai disagi di una passerella che crollava, con frequenza, sotto le piene del fiume. Con l’inaugurazione del ponte, immaginato e realizzato in soli cinque anni, nel 1990, l’area artigianale invece di ricevere un impulso, anche per le richieste di tante aziende che volevano insediarvisi, cadeva nell’oblio e vi rimaneva sino al 2004. Era stata dimenticata dalle Amministrazioni evidentemente poco interessate a portare occupazione in zone “depresse”.
Il Sindaco Bigliardi, finalmente, dava, nel 2005, nuovo impulso a questo progetto e la Soprip s.p.a s’incaricava di acquistarla e iniziare le opere di lottizzazione. Opere, però, che erano condotte senza tenere conto che s’è in ogni modo in montagna, che serve rispetto e certe regole di scavo, sbancamenti. Proprio per questo si sono provocati smottamenti e s’è danneggiato diversi edifici soprastanti.
I costi sono lievitati a dismisura ma ora, finalmente, stanno terminando le opere di lottizzazione. Servirebbe, come auspico, una forte intesa tra i Comuni interessati (Valmozzola, Berceto e Solignano), con la Provincia e il Comune di Parma per favorire l’insediamento d’aziende e ridurre, di conseguenza, lo spopolamento della montagna che avviene prevalentemente per mancanza di lavoro.
Si debbono chiedere aiuti economici per abbassare i costi di vendita dell’area che sono, come detto, lievitati, per le modalità di lottizzazione intrapresi.Come candidato Sindaco, invitato da diversi cittadini della zona, mi sono recato sul posto per costatare la situazione e potermi adoperare, come faccio, anche presso l’Unione Industriale di Parma per promuovere l’area e far conoscere l’appetibilità della stessa. Adoperarmi per abbassare i costi di vendita dell’area e dotare la stessa di tutti i contributi Europei per favorire l’occupazione in zone disagiate.
Scritto da Luigi Lucchi
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