Complice un bel sole splendente nel cielo e l’immancabile appuntamento con la gita “fuori porta” del lunedì di pasquetta, in compagnia della mia fidanzata Federica, abbiamo deciso di visitare Santa Margherita Ligure e Portofino.
Una lunga passeggiata, circa sette chilometri, costeggiando il lungo mare fino ad arrivare alla famosa piazzetta ritrovo di molte star del cinema mondiale e personaggi famosi locali.
Il tutto passando per posti splendidi e godendo di scorci meravigliosi.
Niente di meglio, per smaltire le abbuffate pasquali, di una passeggiata.
Se poi si ha la possibilità di farlo in una bella giornata assolata ma non troppo calda ancora meglio.
Aggiungendo il fatto di visitare due posti meravigliosi come sono Santa Margherita Ligure e Portofino, il cocktail, è perfetto.
Non ci fa spavento la possibilità di trovare molto traffico, come per altro accade puntualmente solo all’andata, e la nostra amata Ford non si tira mai indietro…noi tanto meno!
In fin dei conti non c’è molta strada da percorrere anche se, il Passo del Bocco, è un tracciato da affrontare sempre con il piede leggero e la massima attenzione se non si vuol rischiare di rovinare quella che dovrebbe essere una bella giornata di vacanza.
Nel giro di un’oretta e mezza si arriva a Santa Margherita e, con un po’ di sano e onesto “culo“, si parcheggia vicino al centro.
La gente è davvero tanta e le macchine sono un po’ ovunque. La Liguria non è certo un posto famoso per lo spazio disponibile per vivere figuriamoci per i parcheggi. In questi casi viene sempre la voglia di essere in moto.
Visto che la strada da percorrere (a piedi) è tanta e che l’orario del pranzo è vicino decidiamo di concederci quanto meno un panino. Saltata l’idea di un ristorante o di una pizzeria, per ovvie regioni di tempo (erano praticamente tutti pieni), ci si accontenta di un bar, piccolo ma onesto, che si propone ai clienti da un accogliente porticato. Consumato il frugale pasto visitiamo il porticciolo che ospita barche e navi di tutte le stazze, ultima delle quali, una reggia galleggiate battente bandiera di George Town nelle Isole Cayman, uno dei paradisi fiscali, e non solo, dove sono soliti intrattenere affari i faccendieri italiani. Chi si nascondesse al suo interno non è dato saperlo fatto sta che sui ponti non si vede anima viva.
Finalmente, o per fortuna, ci incamminiamo costeggiando il lungo mare che, nemmeno a dirlo, è meraviglioso.
Il verde smeraldo del mare si combina, verso l’orizzonte, con un azzurro turchino fino ad un blu cobalto del cielo. Solo qualche nuvola screzia di bianco e grigio questo quadro perfetto; tanto che, anche la mia ragazza da sempre restia a farsi fotografare cede alla tentazione di diventare “diva” per un giorno (per me lo è e lo sarà sempre). La passeggiata è meravigliosa e l’acqua, senza il caos dei bagnanti è limpidissima, tanto da consentire la vista dei ricci di mare protetti dalla corrente marina da scogli rocciosi dalle striature rosse e verdi. Speroni di roccia a picco sul mare incombono sulla stradina tortuosa che porta alla nostra meta e, nel mare, denti di roccia, riemergono dell’acqua maestosi. Anche un alberello, incredibilmente, ne trova dimora. Sembra che una mano divina abbia voluto appoggiarlo lassù per completare il quadro.
Nella camminata decidiamo di percorrere una via panoramica e, abbandonato il lungo mare, ci inerpichiamo lungo una via splendida che regala scorci mozzafiato. Dall’interno, buio, del bosco verde e marrone si ha la possibilità di vedere benissimo le profondità del mare, i rossi e i gialli delle case e la foschia a coprire il paesaggio lontano.
Poi, d’un tratto, Portofino.
Le sue case a picco sul mare, la sua piazzetta piena di gente e, molta altra, che scende dai traghetti. La vita mondana di signori bene misti a scapestrati (come il sottoscritto) che nulla hanno a che vedere con la “bella vita” o, almeno, quella che molti sognano o vorrebbero fare.
Ancora un ultimo sforzo, la nostra meta non è quella di confonderci con la folla in piazzetta ma ammirare la bellezza di Portofino. Così come fece Antony Queen o Ernest Hemingway dall’alto delle loro ville. Il Castello Brown è la posizione migliore. Le sue stanze accolgono oggi, oltre al Consiglio Comunale, anche una bella collezione di foto in bianco e nero, di molte celebrità che hanno vissuto, goduto, animato e reso famoso nel mondo Portofino. Su tutti Totò, sigaretta tra le mani, a ridere e scherzare con alcuni bambini: un’immagine splendida.
Il nostro racconto finisce qui. Il ritorno consente di ammirare meglio i vari particolari che sono sfuggiti all’andata ma, molti, saranno ancora da svelare in un futuro viaggio.
Se, anche voi, avete documentato il vostro viaggio con alcune fotografie raccontatecelo, la nostra “Redazione” è aperta 24 ore su 24. Alla prossima!
* N.B.: le immagini proposte in quest’articolo sono in bassa qualità rispetto a quelle nella Galleria Fotografica.