Il Wrestling insegna la violenza?

Attualità e Società

Considerazioni sul WRESTLINGTra gli sport emergenti che, ultimamente, stanno conquistando l’interesse del pubblico c’è sicuramente il Wrestling.
E’ un tipo di lotta molto popolare negli Stati Uniti, in cui gli atleti si affrontano duramente su un ring, in un’atmosfera che ricorda le antiche sfide tra i gladiatori.
Questo sport ha suscitato numerose polemiche, per i suoi contenuti violenti.
Ne parla anche lo scrittore Carlo Climati nel suo nuovo libro:
“I giochi estremi dei giovani”
pubblicato dalle Edizioni Paoline, in cui esamina gli hobby, le mode e le tendenze più trasgressive delle nuove generazioni.

Carlo Climati, da anni, è impegnato in un’attività di promozione dei valori educativi dello sport, che conduce con incontri nelle scuole o attraverso il suo sito Internet www.carloclimati.com, strumento di dialogo con i giovani.
Nel suo saggio, Climati spiega che oggi c’è un fiorente mercato di videocassette e DVD di Wrestling, con le competizioni più varie.
Ci sono anche riviste specializzate, siti Internet e trasmissioni televisive.
“L’impressione – ha osservato lo scrittore – è che nel Wrestling l’avversario sia considerato semplicemente un oggetto da distruggere, picchiare, frantumare in ogni modo.
A volte le mosse hanno un impatto talmente terribile da causare lo svenimento”.
Nel suo libro, Climati spiega che gli atleti di questo sport sono, generalmente, personaggi bizzarri, che si travestono nei modi più strani.
Arrivano sul ring accompagnati da effetti sonori degni di un film dell’orrore, o da musiche di rock estremo.
Climati sottolinea che “nel clima di relativismo morale imperante, c’è una tendenza a liquidare il fenomeno come se fosse semplicemente uno spettacolo”.
C’è anche chi sostiene che sia tutta una messa in scena.
Perfino le botte, secondo qualcuno, non sarebbero vere.
“Ma questo è un falso problema – conclude Climati nel suo libro – La riflessione da fare, invece, è sul tipo di filosofia che il Wrestling trasmette.
La violenza viene banalizzata ed accettata come una cosa normale.
Ciò che conta è portare avanti una competizione senza limiti, fino all’esaurimento delle forze.
Nel giudicare il Wrestling, il nostro sguardo non deve fermarsi soltanto sul ring.
Bisogna andare oltre ed osservare il pubblico.
Sono gli stessi spettatori ad eccitarsi di fronte a questo spettacolo, incitando gli atleti a darsele di santa ragione.
Finché ci saranno persone pronte a pagare il biglietto, o giovani che acquistano certe videocassette e DVD, sarà molto difficile interrompere il grande spettacolo della violenza”.

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2 risposte a “Il Wrestling insegna la violenza?”

  1. Giulia ha detto:

    Io nn trovo affatto un cattivo insegnamento il wrestling xkè è spettacolo e cm tale va preso in considerazione e se la gente pensa sia vero è ST***DA xkè nn è vero!!!
    E se gli scemi li imitano…peggio x loro!
    é cm dire aladin vola su un tappeto volante e allora censuriamolo xkè i bambini lo imitano!
    lo so ke nn succede così ma ha me sembra un buon paragone.
    Giulia ’93

  2. WebMaster ha detto:

    Penso anche io come te.
    Rimango sempre scioccato quando sento i bambini giocare a colpi di onde energetiche, ciacra e power ranger 😐
    Poi però bisogna sempre capire che, anche se piccoli, hanno pur sempre un cervello e uno spirito di sopravvivenza proprio….

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