E’ sicuramente un’occasione particolare questa che mi capita.
Poter parlare del compleanno (quanti non si dice) di Francesca in occasione del quattrocentesimo articolo che pubblichiamo.
Un bel traguardo aggiungerei.
Come ciclicamente ci succede, e penso che succeda un po’ a tutti, non mi riesce facile commentare e anche solo riordinare le idee.
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, ci troviamo sempre davanti un interrogativo, un momento dove si deve solo riflettere.
Come dicevo, temo che questo momento, come in passato, sia tornato, complice la fine dell’estate e quella tristezza che un po ci attanaglia nello risvegliarci nella vita di tutti i giorni.
Inevitabile!
Frasi lette e rilette che non dicono poi più di tanto, e sicuramente niente di nuovo.
Oggi più che la voglia di scrivere dovrei dormire un po’.
Dormire anche sui sogni che non si realizzano e trovarne di nuovi; realizzare quelli degli altri ed essere a mia volta sogno e, speriamo, realtà per qualcuno.
Tutto questo pensando ai 399 duri pensieri che hanno preceduto questo; pensando alle migliaia di foto che ho scattato, imprigionando in spero caldi ricordi, ciò che non si può raccontare.
Ora vuoto, ora pieno, mi faccio condurre da un Sommo sconosciuto dove, ancora nemmeno io so.
Tanto più non chiedo e, passo dopo passo, mi incuriosisco ma la…cosa?
Cosa mi fa rallentare?
Paura? No non direi, forse tutt’altro è il coraggio che mi fa rischiare di essere abbandonato al destino di tutti, la vita.
Sono i momenti belli che ci aprono il cuore e sta a noi guardarci dentro, vederci e sentirci i colori più strani del mondo.
Arzigogolate trame scompigliate al vento dei sentimenti.
Questo è quello che, spesso, vedo io.
Una profonda pugnalata.
Questo è quello che, spesso, provo io.
Non so dirvi quale parola è buona e quale altra cattiva, ne tanto più, quale foto faccia più male, a voi…a me.
Quante ne ho sott’occhio oggi, mi basta scegliere, come si dice, mi basta un click, per farle sparire.
Eliminarle, cambiarle, ruotarle, muoverle.
Mostrarvele.
Volete che vi faccia compagnia mentre apro il mio libro dei ricordi?
Sta a voi vedere dentro all’immagine cosa si cela e, per stavolta…almeno per questa volta, andate da soli.

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